Dimensioni e Coscienza

Dimensioni e coscienza ESCAPE='HTML'

Partiamo dal presupposto che ogni dimensione rappresenta una porzione di coscienza specifica. Pensiamo ad una mela che tagliamo in tante fette, ogni fetta rappresenta ciò che noi riusciamo a vedere con la nostra coscienza, prima esaminiamo una sola fetta, poi due, poi tre..poi tutta la mela.

Qui però parliamo di coscienza, di coscienza del Tutto, non di una mela.

Filippo nel suo Vangelo afferma"Tutto ciò che vediamo è simbolo", di conseguenza tutto quello che noi vediamo manifestato e che chiamiamo materia, è un simbolo di una "realtà" superiore che non vediamo.

Il motivo per cui non possiamo vedere concretamente la realtà superiore alla nostra è spiegato dall'Archetipo Shin, ma si riassume nel concetto che noi possiamo vedere concretamente solo le dimensioni inferiori alla nostra, non quella in cui ci troviamo con la coscienza, come osservatori.

Quindi se noi per esempio ci troviamo come osservatori nella terza dimensione, potremo vedere solo ciò che si trova nella seconda, nella prima e nella zero dimensione.

Il punto non può vedere se stesso, non ha specchi, non è nella dualità ed ogni volta che noi "trasliamo in una dimensione superiore a quella in cui ci trovavamo, ridiventiamo globalmente come quel punto, un'Aleph, diventiamo un Tutto che comprende tutto ciò che è stato nelle dimensioni inferiori e ci sdoppiamo nuovamente per potere vedere con occhi nuovi, più ricchi, quindi con maggiore coscienza, la realtà appena unificata di coscienza.

Per capire meglio: quando trasliamo nella quinta dimensione, diventiamo un'unica dimensione che comprende tutte le altre quattro. Siamo un Uno nuovamente:

Dovremo sdoppiarci nuovamente, ossia entrare nella dualità per poterci osservare: l'uno non può vedersi senza specchi.

Ritornando al discorso di Filippo che afferma che tutto è simbolo mi ero posta una domanda: come si è manifestata in ogni epoca ogni dimensione?

Sappiamo che è la mente il proiettore, ( uno strumento) e noi siamo coloro che proiettano dalla dimensione superiore( il mito della caverna di Platone spiega molto bene questo concetto).

Nella dimensione zero non esiste aluna proiezione della mente, perchè il punto è uno, non si può specchiare in nulla. deve necessariamente sdoppiare se stesso e specchiarsi in un se stesso uguale.

In questo modo siamo già nella prima dimensione, perchè unendo i due punti otteniamo un segmento.

Il segmento potrà vedere solo e sempre punti, null'altro.

In quella che noi chiamiamo realtà e che è simbolo, come si è manifestata questa dimensione?

Pensiamo al concetto di famiglia: un bambino appena nasce non ha alcuna coscienza di sè: inizia ad averne grazie al contatto con la madre ed il padre che diventano tutto il suo mondo, ciò che lui vede e con cui s'identifica.

La prima dimensione quindi, si è manifestata attraverso il concetto di madre, padre e di famiglia: il punto sdoppiato che attraverso lo sdoppiamento riesce a conoscere( ha coscienza) di se stesso.

Nella seconda iomensione invece? Sappiamo che la seconda dimensione è rappresentata da un quadrato, dal piano: ed è semplice comprendere che la manifestazione simbolica, concreta, materiale si è manifestata nel mondo della carta stampata o comunque dei segni, quindi disegni, pitture, libri, articoli.

Notiamo che in entrambe queste dimensioni il nostro punto, ossia la nostra coscienza, può solo concepire di se stesso qualcosa che vede all'esterno, si specchia in una poesia per esempio, e dividendo la sua "coscienza uno" fra quello che legge e quello che è scritto in se stesso, "vede" ciò che egli è. Si specchia nella madre e concepisce se stesso solo in funzione a ciò che la madre è.

La terza dimensione si è manifestata nella realtà attraverso la tv: ha anche una profondità ed è la chiara manifestazione di come funziona la mente: la mente non ha alcun controllo su ciò che proietta, perchè è quello che vede all'esterno che la guida.

Il che significa che l'uomo non ha una vera coscienza di sè.

Fino a qui il nostro punto iniziale aveva possibilità di conoscere se stesso unicamente in funzione dell'interazione con ciò che vedeva all'esterno ed era per questo molto manipolabile da ogni evento o persona abilmente capace, non era mai completamente se stesso.

Nella quarta dimensione come si è espresso il simbolo della coscienza? Attraverso internet, non c'è corpo, tutti sono raggiungibili indipendentemente dal luogo in cui si trovano, dalla nazione, dal loro stato fisico (o quasi) e tutti hanno modo di esprimere se stessi: per la prima volta, nella quarta dimensione, l'uomo ha la possibilità non di subire i punti di vista altrui, ma di crearne di propri. Tutti noi qui lo facciamo continuamente..e ci chiamano populisti o tuttologhi, quando in realtà stiamo manifestando una dimensione di coscienza superiore a quella fino ad ora conosciuta.

Non ancora del tutto libera però, perchè anche qui l'interazione con l'esterno ha una sua presenza che ci rende "vittime" delle proiezioni altrui.

Ed eccoci quindi arrivati alla quinta dimensione....che non è ancora maniesta e che è conseguenza dell'illuminazione.

Mi chiedevo: come si manifesterà fisicamente questa dimensione, quando le idee ed i concetti che la caratterizzano si saranno "addensati" per formare la materia?

Innanzitutto l'uomo enterà in una nuova dualità: la polarità si sdoppierà e quindi l'Osservatore sarà nella sesta dimensione (che non si vedrà, non sarà manifesta) e potrà vedere la quinta.

Ma i Maestri ci hanno anche detto che la quinta dimensione, quella spirituale è atemporale.

E quindi? Noi siamo già nella quinta dimensione, è la coscienza che non vede. La Quinta dimensione, atemporale, io credo siano tutte le nostre esistenze nesse insieme ( ecco che il concetto di tempo si circoscrive, non è linearae), i giochi che abbiamo deciso prima di incarnarci, il progetto completo di tutte le esistenze che ci hanno portato ad una coscienza completa di quinta dimensione.

Quindi è già manifestata, è quello che viviamo ed abbiamo vissuto e di cui abbiamo appena una flebile "visione", perchè come dicevo è la completa illuminazione che ti permette di diventare l'Osservatore di sesta dimensione.di vedere il "gioco" dietro la manifestazione fisica.

 

P.s. Siccome questo ragionamento lo sto facendo più per me che per voi, potrei cambiare qualcosa mentre ci rifletto ancora su....