Essere spirituali cosa significa per me?

Spiritualità libera da catene ESCAPE='HTML'

Posso dirvi cosa NON significa per me.

Non significa vivere d'aria spirituale e rinuncire a tutto ciò che è materiale: perchè dovrei rinunciare a ciò che la scienza e l'uomo, che sono Dio in terra, sono riusciti a conquistare in tanti millenni di cultura?

Voglio essere una donna spirituale che vive in questi tempi, non una figlia dei fiori di un'altra epoca che ha nostalgia di ciò che è già stato.

Non voglio rinunciare alle meraviglie della tecnologia e della scienza e tantomeno le critico visto che sono ciò che caratterizza questa particolare epoca in cui siamo calati.

Non vogli rinunciare alla mia femminilità visto che sono donna, per chiudermi in un convento a pregare...non ne ho proprio la vocazione.

Voglio vivere qui, in queste condizioni, esattamente come sono, donna e non uomo, pur avendo l'androginia in me ed essendone consapevole, io opero da donna e non c'è dubbio per come sono che è così che esprimo questa parte del mio Essere.

Se la maggior parte delle persone spirituali apprezza la montagna perchè si sente più vicina alla Creazione..beh..io preferisco il mare e continuo a preferirlo, perchè nel mare vedo l'immesità del Tutto.

Non sono i luoghi o le cose in cui vivo che fanno di me una persona spirituale, lo sono indipendentemente ed è semmai ciò che io sono che spiritualizza ciò che incontro nel mio cammino, non l'inverso..sono io a dare la forma a ciò che trovo.

La mia spiritualità e ciò che trovo si trova ovunque e ogni cosa è Spirito: perchè mai dovrei privarmene?

E' quando noi diamo la prevalenza alla materia, o al suo contrario, ad una spiritualità priva di equilibrio semmai, che lo togliamo nella nostra vita con tutte le conseguenze che una mancanza di equilibrio può causare.

L'oriente ha sondato la spiritualità portando agli estremi l'assenza di materialità, l'occidente ha fatto il suo contrario: perchè non proviamo ad unire, invece che a dividere ancora una volta?

Si può vivere in questo secolo dove la materia ha raggiunto una grande elevatura e lo si può fare da persone spirituali altrettanto elevate, per rendere tutto ciò che è materia..tutto..senza escludere nulla, spirituale e quindi connesso e quindi divino.

La mia verità

La mia verità ESCAPE='HTML'

Una delle cose che ho imparato nel mio percorso spirituale è apprezzare me stessa: se credo in qualcosa, e lo credo con moltissima forza, sono capace di andare contro tutto e tutti, persino contro il Cielo e non mollo mai.

Non sono mai stata un'Iniziata malleabile, anzi, ho sempre messo in dubbio ogni cosa e ho sempre pensato con la mia testa ed il mio cuore, mettendo ogni volta alla prova i miei Maestri.

Devono passare sopra il mio cadavere per spostarmi da una mia ferma volontà e non ho alcuna paura a pagare il prezzo se è il mio cadavere che si vuole. Lo ho pagato fra l'altro, sempre, ma mai mi sono pentita.

Se era una marionetta che si voleva, hanno proprio sbagliato persona.

Questo riguarda anche i Maestri di Shamballah, anche se mi vengono dette cose che non reputo adatte al mio sentire, è capitato raramente ma è capitato, non c'è niente da fare, non le accolgo.

Nel tempo ho capito che anche questi tentativi di indurre una persona a fare cose sotto ciò che noi chiamiamo spiritualità, sono stati un modo per insegnarmi proprio la fermezza di ciò che sono, di ciò in cui credo: perchè noi non dobbiamo essere delle copie del percorso altrui, anche se non abbiamo diritto di criticare ciò che gli altri compiono, dobbiamo essere noi stessi, portare il nostro punto di vista per arricchire il mondo, che non sarà mai un assoluto, ma è la nostra verità.

Sono state delle prove e non dico di averle vinte tutte, in un caso non è stato così, ma per le cose veramente importanti (per me) potete ster certi che neppure il Cielo è riuscito a smuovermi.

Mi piace molto questa cosa di me.