Il bambino e le catene, il velo ed i capelli.
Un bambino viene al mondo e subito gli vengono messe addosso le prime catene: a seconda di come sono i genitori crescerà in un modo o nell'altro; se nasce in Italia, invece che in Arabia Saudita, sarà cattolico e non musulmano, se avrà delle maestre in gamba, invece che poco capaci, amerà lo studio...
E via dicendo con amici, fidanzati, colleghi, parenti vari e ambiente in generale: una serie di circostanze concatenate fra loro formeranno l'uomo o la donna che diventerà.
Un essere plasmato dall'esterno.
Non abbiamo quindi speranza di essere ciò che siamo, ciò che davvero vogliamo?
In parte i condizionamenti rimarranno sempre: se un uomo nasce in Cina, per esempio, amerà facilmente il tipo di alimentrazione di quel luogo,.
In parte c'è il fattore X: ogni individuo possiede determinate caratteristiche caratteriali e originarie che andranno a modificare i condizionamenti, le catene che si porta appresso fin dalla nascita.
Ci sono individui miti che le porteranno per l'intera vita senza battere ciglio e altri anticonformisti che faranno di tutto per togliersele.
L'importante è comprendere ciò che proviene da noi, da ciò che veramente vogliamo e che sappiamo farci stare bene, e ciò che invece proviene dall'esterno e che spesso è contrario a tutto ciò che siamo e desideriamo.
Per esempio, il velo per le donne musulmane: vogliono convincere il mondo che sia una scelta della donna mettersi in testa quell'affare; sono libere di scegliere, dicono.
Se da quando sono nate e per tutta la vita qualcuno dice loro che è quello il modo giusto di essere, non è libertà, ma manipolazione, condizionamento; tutto il resto sono chiacchiere che non convincono nessuno.
C'è inoltre il fattore salute: coprire tutto il giorno il cuoio capelluto impedendogli di respirare e di ossigenarsi è veramente nocivo e fa perdere i capelli.
I capelli, come i peli corporei, non sono lì perchè Dio o Buddha o Allah volevano che fossimo belle per gli uomini: hanno una funzione sensoriale, avvertono il cervello di attivarsi nel caso di cambiamenti climatici, di pericoli o di qualsiasi evento e sono delle sentinelle che difendono il corpo umano.
Coprire i capelli significa quindi togliere questa importante funzione del nostro corpo e farlo sistematicamente è davvero dannoso per la salute.
Voglio anche porre l'attenzione proprio su questo punto e passare a un discorso più spirituale: le donne hanno sempre avuto una grandissima capacità di captare le energie sottili; nella storia erano le sacerdotesse che comunicavano con gli Dei in quanto più predisposte a tale attività e infatti mantenevano i capelli lunghissimi, che erano come antenne riceventi di queste energie.
Ognuno di noi può e deve vestirsi come meglio gli aggrada, ma dovrebbe anche chiedersi se ciò che sta indossando è ciò che desidera davvero o ciò che è stato condizionato a volere.
Ripeto: se fin dalla nascita ti dicono che quella mela è rotonda, tu la vedrai rotonda...non si tratta di realtà, ma di condizionamento.
E se una donna vuole raggiungere il Cielo e compiere un percorso verso la propria illuminazione spirituale, non dovrebbe privarsi dell'organo sensoriale più potente che possiede.
Lasciare i capelli lunghi e liberi attiva questa capacità.
Ovviamente lo stesso discorso vale per l'uomo, specie oggi che come società stiamo compiendo l'unificazione, il matrimonio alchemico fra maschile e femminile: non saranno più così nette le rispettive peculiarità spirituali come avveniva in passato.